Buongiorno!
Un paio di avvenimenti occorsimi in questi ultimi sette giorni mi hanno, in qualche modo, obbligato a riflettere, ancora una volta, sul “senso” delle cose.
Già definire il “senso” è una impresa davvero difficile, a volte risultante persino impossibile, ma, ormai, probabilmente per merito soprattutto dell’età, una certa idea me la sono fatta.
Non da solo, però; il concetto di fare tutto da solo l’ho abbandonato da tempo, fa solo danni e gratifica l’ego tossico, l’orgoglio. Per dirla con Margaret Mazzantini, “Nessuno si salva da solo” (2011, vincitore del Premio Flaiano per la narrativa; stupendo anche il film del 2015, consigliatissimo!)
Mi ha aiutato, proprio nel weekend, un bellissimo passaggio di Arthur Schopenhauer, che a proposito del ruolo della nostra guida terrena, del nostro dàimon, ci propone questa riflessione: “Non è possibile precisare, se non assai genericamente, quali siano in estrema analisi le intenzioni della misteriosa guida … che domina il corso della vita individuale. Se ci limitiamo ai casi particolari, può sembrare spesso che essa abbia di mira soltanto il nostro bene momentaneo e temporale. Questo però non può essere considerato seriamente come lo scopo ultimo, per la sua meschinità, incompiutezza, futilità e caducità: dobbiamo dunque cercare tale bene nella nostra esistenza eterna, oltrepassante la vita individuale.”
(Par. e Para., Tomo I, pag. 307, Adelphi, 2023, 12^ ed.).
Ho perso, con rammarico, pochi giorni fa, la frequentazione di una persona che ha preferito ( e liberamente, scelta degna di rispetto a prescindere) “rifugiare” è proprio il caso di usare questo termine, la sua quotidianità in un “qui e ora” del tutto estraneo a quello scopo “oltre” che fa, proprio dei vari “qui e ora” che si susseguono inevitabilmente, al di là della nostra volontà, un momento vissuto, pieno, completo, uno tra i vari uno, nella sequenza della vita di ognuno di noi.
Dovremmo rivalorizzare, secondo me, con coraggio, la teoria degli opposti tanto cara alle nostre origini storiche e culturali: il Bene non può esistere senza il Male, la Luce non esiste senza il Buio, il “qui e ora” non esiste senza il “senso”, senza il “progetto”, senza la “via” dove i vari momenti che ci accadono possano susseguirsi per diventare UNA VITA COMPIUTA.
Buon “senso” a tutti. 

Vince