Buongiorno,
abbiamo tutti dei numeri che significano qualcosa per noi. Sono quelli che, quasi inspiegabilmente ricordiamo, mentre dimentichiamo un sacco di altri… Che siano la sintesi di una data, un numero civico, una targa, un numero ricorrente, una camera d’albergo, poco importa, quel numero o quei numeri (io ne ho quatto o cinque) sono lì a ricordarci qualcosa di unico occorso, in solitudine o in compagnia, in un determinato momento. Unico nel senso che ci ha fatto vivere una emozione irripetibile. 183 lo è per me. Mi sono occupato per anni, per lavoro, e in un certo senso anche se solo per passione, lo faccio ancora, di “Comunicazione Emozionale” e immagino che ad alcuni sembri strano associare emozioni a numeri. Beh, Aristotele ci vedeva l’essenza delle cose, Cartesio, attraverso di essi, ha cercato di dimostrare l’esistenza di Dio, ci può stare allora che a noi, nel nostro piccolo, provochino emozioni, nell’espressione del tempo. E loro si, sono la dimostrazione vera che proprio il tempo, in realtà, “non esiste”. E’ la loro perenne attualità a dircelo. “Me lo ricordo come se fosse ora…”, vero? La verità è che, per certi vissuti, è davvero sempre ora. Sono quei momenti in cui l’umano si avvicina al divino. E ci sono le emozioni di mezzo. Dioniso docet. Niente per caso.
Buona giornata, Cuori sempre attuali.
Vince