Buongiorno!
Finalmente, il bottone è premuto e sei uscita, spero per sempre, dalla centrifuga.
Come si sta a non avere tutto che ti gira intorno e anche tu a girare come una trottola? Meglio, vero?
Non cercare, per favore, come stai facendo adesso, qualcosa ancora da guardare in fondo da qualche parte: fermati. C’è una unica e sola cosa che ti chiede, da un po’, di essere guardata, ed è la tua direzione. Dove vuoi andare? E con chi?
Si, lo so, la centrifuga è stressante, ma è subdola, a volte riesce a rendersi persino attraente, divertente, intrigante, ma è bugiarda, ti vuole per sé, ad oblò chiuso. Se non ti fermi, la tua direzione, quella destinata a te, ti aspetterà invano, perché sarai da un’altra parte, chissà dove, ma lontana da essa. E forse ti smarrirai e la perderai… Se non uscivi dalla centrifuga, il cartello non l’avresti mai visto, e nemmeno avresti sentito la sua voce; perché ti sta chiamando, ma di questo te ne sei già accorta. Per questo è stato ed è importante fermarsi. Ora, sfrutta questo momento: fermarsi, a volte, è il miglior modo di andare avanti.
Dove? Verso la voce della tua direzione. Si, quella che sai.
Buona domenica, cuori
panoramici.

Vince
occhialideldestino@gmail.com