foto originali in visita
Vicende d’armi, Storie Amorose e regole di Bon Ton trasudano dalle mura rimaste e dalla fantasia dei visitatori dell’Abbazia di Sant’ Eustachio a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, sulle prime pendici delle colline trevigiane a metà strada fra Treviso e Conegliano. Collaltino, figlio del feudatario Rambaldo III di Collalto, tutto preso da gesta guerresche, rifiutò per ben tre anni, siamo nel 1550 circa, l’amore di Gaspara Stampa, celebrata poetessa padovana cinquecentesca, che a lui dedicò più di 300 versi. L’amore di lei fu così intenso e la delusione così grande, che fu tentata dalla vita monacale. Morì giovane, a 31 anni, quasi sicuramente per mal d’amore… Sorte ben diversa e celebrata ebbe il Galateo, scritto proprio qui, 1551 e seguenti, da Monsignor Della Casa, che qui a Sant’Eustachio arrivò fuggiasco da Roma, dopo aver perso la protezione del futuro Papa, Paolo III, che era un Farnese, per aver dato protezione a Lorenzino dei Medici, reo di una vita macchiata da delitti e dissolutezze. Era un periodo non semplice nei rapporti tra Papato e Medici… Si giunge alla Abbazia da un sentiero in lieve pendenza, dopo il cancelletto d’ingresso, costeggiato, salendo a sinistra, da un campo di ulivi. All’interno del punto di ristoro, che si trova nell’abbazia, sul muro proprio dietro al bancone, si intravedono tra le pietre, gli occhi di un viso femminile… Che sia la poetessa che, anche dopo la sua morte e tanti secoli, essendo stata rifiutata, abbia voluto rimanere vicina al suo Collaltino e/o ribadire con forza la sua presenza nell’Abbazia?
Buona visita!
Vince