Passaggio di consegne… nel Tempo…

Mi sarebbe piaciuto sentirli parlare… confrontarsi… su quella Bellezza e su quella Armonia delle forme che entrambi hanno cercato per tutto il tempo della loro arte.
Antonio CANOVA e Carlo SCARPA, a distanza di ottantaquattro anni l’uno dall’altro, hanno il famoso “filo rosso” che li lega, non c’è dubbio. Veneti entrambi, Maestri del mondo, Carlo Scarpa, architetto, nasce nel 1906 in quella stessa Venezia dove nel 1822, ottantaquattro anni prima, Antonio Canova, scultore e pittore, era passato a miglior vita. Un passaggio di consegne, non c’è dubbio: chi non teme il valore della condivisione, almeno in quell’arte che è, sempre, la propria visione del senso dell’esistenza, di fronte alla loro vicinanza nell’Ala Scarpa della Gypsoteca Canoviana a Possagno (Treviso), testimoniata dalla foto che vedete, trarrà una grande lezione.
Carlo Scarpa ha paragonato la sua ricerca dell’Armonia al viso di una bellissima donna: Antonio Canova sicuramente, nelle sue figure femminili, aveva probabilmente già designato il suo successore, prima che nascesse, pur così diverso nell’espressione, ma così in sintonia nella sensibilità verso la vita. Perché gli artisti non sono mai fermi, vivono pienamente. E si parlano, si confrontano, si emozionano, attraverso il Tempo e lo Spazio. Mi sarebbe piaciuto sentirli parlare…
Spero anche a voi.
Buona sensibilità! 💖
Vince