Nel giro di una settimana, quattro personaggi femminili, completamente diversi, arrivati da momenti diversi, ricerche diverse, vibrazioni diverse: Antigone, la figlia di Laio, nell’ Edipo Re; Maria di Betania, nel Vangelo di Luca; Brunella nel romanzo “Malammore” di Anna Vera Viva e infine Prabha, interpretata da Kani Kusruti, nel film “Amore a Mumbai”. Dal 420 a.c. al 2024 per confermarci che, se certi sentimenti, altissimi o tragici che siano, si dicono universali è proprio perché attraversano il Tempo, lo Spazio e le Umane Vicende che li popolano.
Quattro o cinque anni fa, avrei detto che i loro sentimenti “arrivano” a tutti: oggi non me la sento più. Almeno non quelli così intensamente rappresentati da queste quattro creature che vivono il loro DESTINO a volte combattendolo, a volte accettandolo, a volte comprendendone i segnali, a volte attendendone le risposte. Non per tutti. Non più. Non ora, che certe “sensibilità” stanno diventando, e ne abbiamo le evidenze, un vuoto a perdere.
Loro sono creature “adulte”, ma la loro età, così diversa, non c’entra: sono piene di storia, la loro storia. Nutrita da tanta, tanta consapevolezza. Quotidiana, costante, lenta, profonda, solida.
L’attitudine alla consapevolezza, che dia un senso alla vita, non si induce dal di fuori, inutile provarci: ci pensa la Vita a creare per tutti l’opportunità, quando è il momento. Bisogna solo decidere se coglierla o meno. È il più meraviglioso rischio che ci viene chiesto di correre, senza sapere dove ci porterà. Queste quattro creature, hanno scelto e, ognuna di loro molto, molto, diversamente, ha comunque vinto.
Vi auguro di incontrarle.
Vince
Nota: immagini dal web.